La cultura dell’Occidente prende avvio con un poema epico – l’Iliade – che mette in scena una fase molto critica di una lunga, durissima, guerra. A sua volta il poema si apre con una rissa per il possesso di una prigioniera di guerra. Per secoli, guerra e schiavitù si alimentarono a vicenda: apparivano come l’ordine naturale delle cose specie quando la schiavitù assunse altre e più moderne forme. Il pensiero “realpolitico” la pensa ancora così. Il pensiero “utopistico” ha opposto, nel corso del tempo, a una tale visione l’obiettivo di una pace generale (“perpetua” secondo il celebre saggio di Kant). Più efficace dell’etica è stata la spaventosa distruttività degli armamenti dovuta allo sviluppo tecnico, che da molti decenni rappresenta il freno più vistoso alle possibili derive bellicistiche dell’imperialismo. Ma ancora per quanto?
▶ Tutti i contenuti del Festival del Classico sono gratuiti: prendi in considerazione l'idea di donare al Circolo dei lettori per sostenere le nostre attività culturali. Basta cliccare questo link: https://bit.ly/IoDonoalCircolo
▶ Quando
Domenica 29 novembre, ore 10. Introduce Ugo Cardinale, curatore del Festival del Classico.
▶ Dove
Tutti i contenuti saranno trasmessi su www.festivaldelclassico.it , sul canale YouTube e sulla pagina Facebook della Fondazione Circolo dei lettori. Il programma completo è disponibile da lunedì 16 novembre.
▶ Programma completo dal 16 novembre su www.festivaldelclassico.it
▶ Il Festival del Classico è presieduto da Luciano Canfora e curato da Ugo Cardinale. È un progetto della Fondazione Circolo dei lettori, realizzato con il sostegno di Regione Piemonte e FONDAZIONE CRT.