Questo sito utilizza cookie tecnici, analytics e di terze parti.
Proseguendo nella navigazione accetti l'utilizzo dei cookie.

Preferenze cookies

Conferenza: Raffaello nostro contemporaneo

Raffaello già da vivo fu un vero e proprio “mito” della pittura italiana, e tale è rimasto dopo la sua morte sino ai giorni nostri. Italiani e stranieri esprimono stupita meraviglia al solo sentirne pronunziare il nome. Ma questa conclamata celebrità è inversamente proporzionale a una reale conoscenza della sua opera e delle ragioni per cui questa è così fondamentale nella storia dell’arte. La conferenza del 25 marzo prossimo si terrà alle 17.30 all’Istituto Italiano di Cultura di Tunisi e fa da introduzione alla grande mostra di riproduzioni digitalizzate delle opere di questo grande Maestro che si inaugurerà il 28 alla Cité de la Culture. Una conferenza ed una mostra che si propongono appunto di contribuire a colmare questa lacuna, rappresentando anche visivamente le ragioni per cui la pittura di Raffaello, pur proveniente da un mondo così lontano, ha ancora tanto da dire a noi, donne e uomini del terzo millennio. Almeno due sono infatti gli aspetti per cui il più illustre figlio di Urbino, al di là della sua immagine convenzionale, ha ancora molto da dire alla sensibilità contemporanea: quello di pittore eminentemente “concettuale” e quello di grande sperimentatore della luce.

Lo vedremo ripercorrendo la sua vita e la sua evoluzione di artista, non solo smaliziato padrone di ogni tecnica, ma anche sperimentatore innovativo di arditissime soluzioni visive e visionarie.

Prenotazione non più disponibile

  • Organizzato da: IIC Tunisi