La Gerusalemme liberata del Tasso è un poema cavalleresco assai diverso dall’Orlando Furioso dell’Ariosto. A differenza di quest’ultimo ha infatti una concreta base storica, che è quella della prima crociata (1096-1099), peraltro legata al momento della composizione, contrassegnato dal conflitto fra le potenze cristiane e l’Impero ottomano culminato nella battaglia di Lepanto (1571).
Dopo Gerusalemme liberata il poema cavalleresco smette di essere un genere letterario vitale. Il suo posto sarà occupato dal romanzo moderno, di cui peraltro Tasso inconsapevolmente anticipa alcune tematiche: non solo, come si è detto, la base storica, ma anche la dominanza del motivo sentimentale in tutte le sue sfaccettature, e la forte caratterizzazione dei protagonisti della vicenda che, da «personaggi », diventano vere e proprie « persone ».
Il poema del Tasso è un capolavoro proprio perché il suo avere trasfuso contenuti nuovi in forme antiche crea non un contraddittorio contrasto, ma una particolarissima « tensione » governata dal poeta con magistralmente raffinato equilibrio.
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