LA MOSTRA
L’artista Egle Oddo partecipa alla mostra collettiva intitolata Climbing through the Tide, con la sua pluri-premiata opera Ark of Seeds (titolo originale, traduzione L’Arca dei Semi). L’inaugurazione sarà il 15 di Marzo 2019 e coinciderà con l’apertura al pubblico della nuova sede espositiva della Fondazione Kamel Lazaar, situata nel distretto di Bhar Lazreg. La mostra chiuderà il 9 Giugno.
Curata da Basak Senova, Climbing through the Tide è progettata per avviare dialoghi e incontri tra le opere, suggerendo vari percorsi di ricezione attraverso la sua scenografia. I lavori in mostra si connettono tra loro grazie ad un approccio curatoriale fresco ed energico nei confronti dei contenuti e delle metodologie dell’arte. Prendendo in considerazione gli input condizionali e geografici, la mostra opera come suggeritrice di nuove domande e istigatrice di molteplici percezioni che portano a una lettura stratificata dell’attualità.
La curatrice Basak Senova ha ideato Climbing through the Tide riunendo il lavoro di 50 artisti: Adel Abidin, Afif Saâdane, Aicha Snoussi, Ali Cabbar, Ali Cherri, Ali Tnani, Almagul Menlibayeva, Bahar Behbahani, Behzad Khosravi Noori, Benji Boyadgian, Bronwyn Lace, Egle Oddo, Etel Adnan, Farah Khelil, Fares Thabet, Fatih Aydogdu, Ghada Amer, Gulsun Karamustafa, Hatem El Mekki, Heba Amin, Hera Büyüktaşçıyan, Inci Eviner, Inma Hererra, Jawad Al Malhi, Joana Hadjithomas e Khalil Joreige, Jumana Manna, Kader Attia, Larissa Sansour, Lina Selander, Malek Gnaoui, Marcus Neustetter, Negar Tahsili, Nermin Er, Nicène Kossentini, Nilbar Gures, Ramesch Daha, Raqs Media Collective, Ricarda Denzer, Susan Hefuna, Wael Shawky, Walid Raad, Yasmine Ben Khelil, Younes Ben Slimane, Youssef Nabil, Yto Barrada, Ziad Antar e Zineb Sedira.
L’OPERA DI EGLE ODDO A TUNISI
La Fondazione Kamel Lazaar ha commissionato all’artista di realizzare un giardino-opera per il suo nuovo centro espositivo a Bhar Lazreg.
Ark of Seeds, il lavoro presentato da Egle Oddo, è un’opera che combina l’arte pubblica con la realizzazione di sculture viventi. L’artista, in collaborazione con la comunità e le istituzioni locali, realizza dei giardini evolutivi, sempre in movimento.
Prendendo ispirazione dal progetto Derborence Island di G. Clément, l’opera crea un mini-santuario per la biodiversità, una piccola area de-regolata che funge da banca vivente per i semi, consentendo alle specie più vulnerabili di prosperare.
Nel tempo, l’opera d’arte si differenzia dal suo intorno grazie alla versatilità dei suoi semi. A lungo termine, L’Arca dei Semi presenta sorprendenti assemblaggi di specie floreali e nuove formazioni estetiche, cancellando la linea di demarcazione tra siti per cultivar, paesaggio urbano e silvestre.
Al vernissage della mostra, giorno 15.3. l’artista coinvolgerà il pubblico in una breve performance dal titolo Seeds Bombs Kill Only Boring Gardens, una innocua provocazione che mira a sostituire la retorica della violenza con una retorica del pacifismo.
Il giorno seguente 16.3, l’artista offrirà una lectio magistralis in collaborazione con il Professore Karim Ben Hamed, ricercatore scientifico del Polo Tecnologico di Borj Cedrja.
Iniziato nel 2007, L’Arca dei Semi è un progetto d’arte transdisciplinare, un paradigma del desiderio di scoprire una nuova sinergia tra umanità e natura. Così come accade nella mitologia, il compito di costruire l’Arca, di raccogliervi le varie specie e di trovare luoghi dove la vita può espandersi, non può essere realizzato dal singolo uomo. Il progetto quindi prevede il coinvolgimento e la partecipazione attiva delle comunità e istituzioni locali.
Già realizzato con grande successo in Scandinavia, L’Arca dei Semi viaggia verso il Mediterraneo, luogo in cui la storia dell’agricoltura e le interazioni agroalimentari hanno un ruolo determinante nella formazione della interculturalità.
Il progetto è stato supportato nel corso degli anni da: la Fondazione Kone, dal Ministero Finlandese per la Cultura, dal Dipartimento STEBICEF dell’Università di Palermo, Svenska kulturfonden, Frame Contemporary Art Finland, Fondazione Oskar Öflund, il Ministero Finlandese per l’Agricoltura, la Fondazione Finlandese per la Musica, e dal programma di mobilità culturale dell’area Nordico-Baltica. I semi utilizzati nel progetto sono collezionati dall’artista stessa e sono esclusivamente semi naturali, non soggetti ad alterazioni di laboratorio.
L’ARTISTA
Egle Oddo, nata a Palrermo nel 1975, diplomata all’Accademia di Belle Arti di Palermo. Vive e lavora a Helsinki. Mostre principali: Biennale del Baltico, Biennale di Venezia, Biennale di Casablanca, Transmediale, Triennale Agricultura, CrossSections.
ORGANIZZATORE DELLA MOSTRA
Fondazione Kamel Lazaar