Un Ponte su Mediterraneo: l’Università di Siena protagonista della mobilità Erasmus+ tra Italia e Tunisia
È tempo di bilanci per il primo programma di mobilità Erasmus+ tra l’Università di Siena e le università
tunisine di Carthage e Sousse, coordinato rispettivamente dalla professoressa Tania Groppi, dalla professoressa Neila Chaabane, dal professor Lotfi Tarchouna, grazie al quale i partner coinvolti hanno potuto incrementare il loro impegno verso l’internazionalizzazione attraverso lo scambio di studenti, docenti e personale tecnico e amministrativo. Il programma, finanziato per il biennio 2017-2019 dall’Unione europea nell’ambito dei fondi Erasmus + International Credit Mobility, e dedicato specialmente alle scienze sociali,
soprattutto al diritto, ha permesso il raggiungimento di importanti risultati.
A mobilità non ancora ultimate, più di 15 studenti provenienti dalle due università tunisine hanno trascorso periodi di studio e di ricerca presso l’Università di Siena, otto docenti tunisini hanno svolto un soggiorno in Italia, tenendo lezioni dedicate a studenti dei corsi di laurea, laurea magistrale e dottorato; a questi vanno aggiunti due membri dello staff amministrativo delle Università tunisine, che hanno partecipato al kick off meeting del programma organizzato a Siena nell’autunno 2017.
Altrettanto importanti sono i numeri della mobilità dall’Italia verso le università tunisine: a partire dal 2017,diversi studenti iscritti all’Università di Siena hanno trascorso un periodo di mobilità a Carthage o a Sousse e sette docenti hanno avuto l’opportunità di tenere lezioni e seminari presso le facoltà di scienze sociali delle università partner.
L’impegno congiunto delle tre università partner del programma di mobilità nella costruzione di un vero e proprio ponte tra le due sponde del Mediterraneo ha radici ormai solide, che risalgono al 2011, quando l’inizio delle cosiddette “primavere arabe” ha favorito lo sviluppo di importanti relazioni con soggetti del mondo accademico, delle istituzioni e della società civile tra Italia e Tunisia
In particolare, dal 2013 UNISI è membro di UNIMED (Mediterranean Universities Union) che ha attuato molteplici iniziative tese a promuovere l’integrazione e la collaborazione con le università del Mediterraneo, diventando un punto di riferimento della cooperazione internazionale in tale area. Nel luglio 2013 UNISI è divenuta Centro regionale del Network MED SDSN, progetto delle Nazioni Unite teso a promuovere iniziative di sviluppo sostenibile nell’area del Mediterraneo, con lo scopo di rendere attive le Università e i centri di
ricerca sulle tematiche legate allo sviluppo sostenibile. Nello stesso periodo UNISI ha altresì aderito al network TETHYS, che costituisce un concetto inedito di cooperazione transnazionale basata sulla condivisione delle conoscenze e delle competenze e coinvolge la totalità dello spazio mediterraneo.
In quest’ottica, particolare attenzione è stata dedicata alla Tunisia, unico paese della sponda sud del Mediterraneo ad aver avviato un processo di transizione democratica che ha portato all’approvazione di una nuova costituzione. Già nel 2014 l’Università di Siena ha firmato due convenzioni di collaborazione propriocon l’Università di Sousse e l’Università di Carthage, nel cui ambito sono stati realizzati scambi di docenti, convegni e pubblicazioni congiunte.
Le due università tunisine coinvolte sono due delle più importanti università del Paese. Entrambe portano avanti rilevanti politiche di internazionalizzazione e offrono interessanti opportunità di ricerca, di didattica e di apprendimento, anche attraverso l’organizzazione di programmi di studio all’avanguardia come il Master in Common Law, impartito interamente in inglese presso l’Università di Carthage, e il Master professionnel in Droit des collectivités locales, presso l’Università di Sousse, primo del suo genere in Tunisia
’Università di Siena è da anni impegnata in un percorso avanzato di internazionalizzazione, che passa principalmente dallo scambio di esperienze e di competenze tra docenti, studenti e personale tecnico e ammnistrativo. Il programma Erasmus + International Credit Mobility ha permesso di allargare il tradizionale raggio di azione oltre i confini europei, permettendo di incrementare lo scambio con paesi di diverse regioni del mondo. È in quest’ottica che, nel mese di febbraio 2019, UNISI ha presentato domanda nell’ambito del
nuovo bando Erasmus + International Credit Mobility, con lo scopo di ottenere il finanziamento da partedell’Unione europea di ulteriori borse di mobilità, al fine di consolidare gli scambi e le relazioni con le università tunisine e di continuare a percorrere quel ponte sul Mediterraneo che oggi appare vitale per garantire uno sviluppo stabile e sostenibile dell’intera area.
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