La serie televisiva Gesù di Nazareth fu trasmessa per la prima volta nel marzo 1977, una coproduzione italo/inglese realizzata per conto della RAI dal produttore italiano Vincenzo Labella, e dal produttore inglese Lew Grade per conto della casa di produzione indipendente ITC. I due produttori avevano già realizzato insieme la serie televisiva Mosè, interpretata da Burt Lancaster, che aveva riscosso un notevole successo internazionale.
Due importanti registi italiani avevano già affrontato la vita di Cristo: Pier Paolo Pasolini con Il Vangelo secondo Matteo e Roberto Rossellini con Il Messia. Ma l’intento dei due coproduttori rispondeva a una esigenza diversa, quella della televisione migliore: realizzare un’opera divulgativa di altissima qualità e di respiro internazionale, pertanto girata in inglese, da diffondere in tutto il mondo.
La sceneggiatura venne scritta nell’autunno del 1974 dallo scrittore inglese Anthony Burgess insieme alla sceneggiatrice italiana Suso Cecchi d’Amico e allo stesso Zeffirelli, con la costante consulenza di esperti di diverse confessioni religiose.
Tra la fine del 1974 e l’inizio del 1975 Zeffirelli si dedicò alla ricerca dei luoghi che potessero rappresentare la Palestina dei tempi di Gesù. Fece sopralluoghi in Italia (in Puglia e in Basilicata), in Palestina, Giordania, Egitto. Qui credette di trovare l’ambientazione ideale per il Tempio di Gerusalemme, ma le difficoltà di ottenere i permessi per girare si rivelarono insormontabili. Fu così che decise che il film sarebbe stato girato in parte in Marocco e in parte in Tunisia. Il Marocco fu prescelto per ambientare il paesaggio agreste della Galilea, Nazareth e il palazzo di Erode Antipa; in Tunisia, tra Monastir e Sousse, furono ambientate le scene della Natività, del villaggio di pescatori e delle rive del Giordano, e furono ricreate la maggior parte delle costruzioni: Gerusalemme, con il Tempio, la Torre Antonia e il Golgota. A questo punto il giovane produttore Tarak Ben Ammar fu incaricato di svolgere il ruolo di produttore delegato per la Tunisia.
Ai primi mesi del 1975 risalgono le tavole che sono qui esposte, scelte tra 37 grandi disegni di impostazione di tutti gli ambienti del film. Zeffirelli le disegnò su carta lucida, in modo da ricavarne copie cianografiche da distribuire ai vari reparti come linea guida per lo sviluppo delle scenografie, la definizione dei fabbisogni e l’elaborazione del piano di lavorazione.
Intorno al protagonista Robert Powell si venne a formare un cast di grandi attori internazionali, che accettarono di partecipare con lo stesso compenso di 30.000 dollari (oggi circa 10.000 euro): primo fra tutti Laurence Olivier, figlio di pastore protestante e amico personale di Lew Grade e di Zeffirelli, che scelse per sé il personaggio di Nicodemo.
La lavorazione iniziò a Fertassa (Marocco) il 29 settembre 1975 e terminò a Monastir (Tunisia) il 24 maggio 1976, per un totale di 183 giorni di riprese. Ci fu una sola interruzione dal 20 al 29 dicembre 1975 per le feste di Natale, e un giorno di sospensione il 19 marzo 1976, per consentire a Zeffirelli di partecipare ai funerali di Luchino Visconti, a Roma.
Andata in onda in molti paesi nel 1977, la serie riscosse consensi praticamente unanimi da parte della critica e successo di pubblico incontrastato, misurato da percentuali di ascolto televisivo clamorose. In seguito fu scorciato e distribuito nelle sale come film.
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