FRANCESCO BENIGNO (Palermo, 1955) è professore ordinario di storia moderna presso la Scuola Normale Superiore di Pisa. Si è occupato di storia moderna, soprattutto per il Seicento europeo nell’area di influenza della Monarchia spagnola, ma poi anche di rivolte e rivoluzioni, di crimine organizzato, di terrorismo e dei problemi teorici della ricerca storica.
LA TRADIZIONE RIVOLUZIONARIA E L’ITALIA COME ORIZONTE
Come e perché si è fatta l’Italia come nazione? Per comprenderlo occorre ripercorrere cosa è stata, ancor prima della Rivoluzione Francese e poi con essa la traduzione rivoluzionaria, vale a dire l’affermarsi di un’idea di rigenerazione nazionale che è anche rigenerazione sociale e politica, e che ha fornito il necessario orizzonte mentale del Risorgimento.
ANTONIO DE FRANCESCO (Milano, 1954) è professore ordinario di storia moderna presso l’Università degli studi di Milano. Ha studiato la stagione rivoluzionaria in Francia e in Italia, nonché la lunga vicenda dell’Ottocento politico italiano, con un particolare riguardo alle contraddizioni del processo di formazione dello stato unitario.
LA COSTRUZIONE DELLA NAZIONE ITALIANA E IL MITO DELLE ORIGINI
Che cosa è una nazione ? Una comunità etnica oppure una comunità di scelta ? La questione che ha attraversato tutta la storia europea si è presentata in Italia sin dagli inizi dell’Ottocento, nel pieno della stagione napoleonica, distinguendo quanti tentavano di accreditare una poco plausibile unità etnica al popolo italiano da chi invece sottolineava la presenza di una pluralità di genti accomunate dal medesimo modello culturale. Inutile dire che su questo terreno, col tempo, si sarebbero contrapposte pulsioni autoritarie e prospettive democratiche.