GIOVANNI FALZONE
“Freak Machine”
Giovanni Falzone tromba, elettronica
Giuseppe La Grutta basso elettrico
Andrea Bruzzone batteria
È un progetto che parte dal desiderio di omaggiare le mille sfaccettature della adorata terra di Falzone, la Sicilia. Le composizioni sono ispirate alle sonorità folk dell’area del Mediterraneo – una sorta di retrospettiva dove radici, passato e presente si fondono continuamente con tutte le esperienze tra jazz, rock e musica classico-contemporanea compiute in questi ultimi venticinque anni dal trombettista.
Si tratta di una serie di brani composti da Giovanni Falzone in forma non
convenzionale. L’obiettivo principale di questo progetto è quello di ripercorrere, secondo la visione personale del leader, momenti esecutivi con strutture ben definite per tutti gli strumenti e momenti di puro “interplay” ossia il desiderio di portare avanti un pensiero comune, facendo da una piccola idea un discorso musicale collettivo, basandosi soprattutto sull’improvvisazione tematica e sull’utilizzo dell’elettronica.
Le composizioni sono caratterizzate da forti componenti ritmiche e melodiche – intrise di suggestioni che vanno dal Folk Mediterraneo al Punk/Rock – attraverso le quali il Trio muove l’intero quadro sonoro.
Fanno parte di questo progetto musicisti capaci e attenti con i quali Falzone ha instaurato un rapporto di complicità ed intesa musicale, grazie soprattutto alla loro sensibilità e capacità di recepire ogni piccolo segnale.
“Canto terrestre” è il titolo dell’album di Giovanni Falzone Freak Machine, quarto album del trombettista pubblicato dalla Parco della Musica Records, l’etichetta discografica della Fondazione Musica per Roma.
Il trio si esibisce per la prima volta in Tunisia. Il concerto fa parte dell’iniziativa Jazz in Africa sostenuta dall’Unità per il Coordinamento degli Istituti Italiani di Cultura del MAECI e dalla Fondazione Musica per Roma