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Paolo Fresu Quartet

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Paolo Fresu Quartet

Il Festival IN SITU TUNISI Capitale della creatività italiana nel mondo, si apre con un evento musicale straordinario, il concerto del Paolo Fresu Quartet.

La manifestazione organizzata dall’Ambasciata d’Italia a Tunisi in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura non poteva che aprirsi che con un progetto artistico in grado di trasmettere al meglio l’immensa creatività di un maestro della musica jazz, conosciuto e apprezzato in tutto il mondo.

Il quartetto di Paolo Fresu rappresenta al meglio l’idea tutta di Fresu di un nuovo senso di musica “meticciata” o, come la definisce lui stesso, “melangé”. Il progetto propone infatti una combinazione unica di sonorità acustiche ed elettriche in grado di intrecciare linguaggi ed energia come pochi altri. Con la loro tecnica straordinaria, Fresu e i suoi musicisti riescono a traslare la sostanza jazzistica in territori decisamente creativi, sia nei momenti mossi che in quelli più lirici o melodici dei loro concerti.

 

PAOLO FRESU: tromba, flicorno, effetti

La banda del paese e i maggiori premi internazionali, la campagna sarda e i dischi, la scoperta del jazz e le mille collaborazioni, l’amore per le piccole cose e Parigi. Esiste davvero poca gente capace di mettere insieme un tale abbecedario di elementi e trasformarlo in un’incredibile e veloce crescita stilistica. Paolo Fresu c’è riuscito. La sua “magia” sta nell’immensa naturalezza di un uomo che, come pochi altri, è riuscito a trasportare il più profondo significato della sua magica terra, la Sardegna, nella più preziosa e libera delle arti. A questo punto della sua fortunata e lunga carriera, non serve più enumerare incisioni, premi ed esperienze varie che lo hanno imposto a livello internazionale e che fanno sistematicamente amare la sua musica: dentro al suono della sua tromba c’è la linfa che ha dato lustro alla nouvelle vague del jazz europeo, la profondità di un pensiero non solo musicale e soprattutto l’enorme ed inesauribile passione.

 

BEBO FERRA: chitarra e composizione

Nato a Cagliari, intraprende lo studio della chitarra all’età di nove anni indirizzando gran parte della propria ricerca musicale nell’ambito jazzistico, diventando uno dei massimi esponenti della chitarra jazz in Italia e in Europa. Ha collaborato con tanti esponenti di spicco del jazz italiano e internazionale, tra i quali Paolo Fresu, Enrico Rava, Enrico Pieranunzi, Maria Pia de Vito, Rita Marcotulli, Danilo Rea e altri. Ha inciso un centinaio di dischi, di cui una ventina come leader e co-leader collaborando con molti esponenti di spicco del teatro italiano in progetti multimediali, discografici, quali Arnoldo Foà, Lella Costa, Angela Finocchiaro, Claudio Bisio.

 

PAOLINO DALLA PORTA:  contrabbasso e composizione

Paolino Dalla Porta è considerato uno dei più interessanti ed eclettici contrabbassisti della scena jazz italiana ed europea. Fin dai suoi esordi ha sempre cercato di coniugare vari linguaggi musicali che fondessero la musica improvvisata e creativa, la musica mediterranea ed etnica alla tradizione Jazz. In oltre trent’anni di attività è stato promotore e collaboratore di moltissimi gruppi che hanno contribuito alla creazione di quella che è stata definita come una vera e propria corrente di Jazz italiano ed europeo: Nexus, Stefano Battaglia, Enrico Rava, Maurizio Giammarco, Elena Ledda, Antonello Salis, Gianluca Petrella, Paolo Fresu e Tino Tracanna sono solo alcuni nomi di riferimento. Ha inoltre collaborato ed inciso con moltissimi musicisti internazionali, fra i quali Pat Metheny, Lester Bowie, Paul Bley, Kenny Wheeler, Michel Petrucciani, Don Cherry, Aldo Romano, Mal Waldron, Roswell Rudd, Uri Caine, Bill Stewart, John Abercrombie, Kurt Rosenwinkel , e altri. Nel 2008 è stato premiato dalla rivista InSound come miglior contrabbassista italiano.

 

STEFANO BAGNOLI: batteria e composizione

La famiglia Bagnoli ha alle spalle una lunga storia jazzistica iniziata a Milano nel 1951, anno nel quale i fratelli Carlo e Gigi fondano una gloriosa e pionieristica dixieland-band (Milan College Jazz Society). Stefano inizia la carriera, non ancora quindicenne, nel 1978 e sin da subito viene apprezzato e “arruolato” al fianco di affermati artisti. Dal 1994 è al fianco di Enzo Jannacci sino alla sua scomparsa, collaborazione che prosegue ininterrotta con la band del figlio Paolo. Dal 2004 è con il Paolo Fresu Devil Quartet. Tra le collaborazioni internazionali vanno ricordate quelle con Clark Terry, Randy Brecker, Uri Caine, Joe Lovano, Lee Konitz.

 

  • Organizzato da: Ambasciata d'Italia a Tunisi, Istituto Italiano di Cultura Tunisi
  • In collaborazione con: IICTunisi