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Presentazione del libro “Peripezie di una santa” di Laura Faranda

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Il 12 febbraio, presso la sede della Società Dante Alighieri di Tunisi, un incontro con l’autrice Laura Faranda per raccontare il culto legato alla santa sufi Sayyda ‘Ā’isha al-Mannūbiyya nella Tunisi contemporanea.

Se il sufismo femminile ha rappresentato una pietra d’inciampo della tradizione islamica ortodossa e se le sante sufi possono essere a pieno titolo annoverate tra le “parenti povere” delle ricerche dedicate al misticismo musulmano, Sayyida ‘Ā’isha al-Mannūbiyya – una santa medievale che gode a tutt’oggi di una viva devozione tra le donne di Tunisi – rappresenta una significativa eccezione. Con un taglio prevalentemente etnografico, il libro propone una ricomposizione cultuale e rituale della figura di questa santa nella Tunisi contemporanea, prestando attenzione preferenziale agli itinerari devozionali e alle traiettorie narrative e biografiche delle sue devote. Investite dalla santa di un mandato speciale che il dispositivo rituale amplifica, nel segno di una complicità di genere destinata a durare nel tempo e a oltrepassare i confini dello spazio domestico, le devote di ‘Ā’isha danzano ancora oggi per lei e “con” lei, invocando la sua baraka, la forza benefica di matrice divina che garantisce il controllo del male. Lo scenario storico-religioso e quello cerimoniale nel quale si inscrive il culto consentiranno di riflettere sugli esiti quanto mai attuali di un’attitudine negoziale, di segno femminile, tra ortodossia e devozione popolare. Dalle storie di vita rese “in prima persona” dalle adepte, al culto della santa affioreranno inoltre cammini devozionali, esperienze estatiche, immersioni nel mondo onirico o negli stati non ordinari di coscienza che rendono dicibile il senso del male e praticabile un dispositivo terapeutico intrinseco alla professione di fede. Le ragioni di una crisi individuale diventano così sorgenti di salute e autorizzano le donne della Sayyida a intraprendere un viaggio al tempo stesso mistico e riparativo. Una nota a cura dell’etnomusicologa Sara Antonini offre infine uno sguardo a tutto campo sui repertori musicali e sul paesaggio sonoro delle cerimonie che si svolgono in onore della santa.

Laura Faranda è Professore Ordinario di Antropologia culturale presso la Sapienza Università di Roma. Tra i suoi percorsi di ricercq, l’antropologia del mondo antico e gli studi di genere ; l’antropologia dei processi migratori e il dialogo interreligioso ; l’antropolgia della mediazione scolastica, la psichiatria coloniale e l’etnopsichiatria. Ha condotto ricerche sul campo in Italia, Tunisia, Senegal e Mali.

  • Organizzato da: Istituto Italiano di Cultura di Tunisi, Società Dante Alighieri di Tunisi